dangerous;, Chloe

Chloe Agave Davis
Ed eccomi lì, in un bosco deserto, silenzioso, con strani fruscii e rumori forse un pò macabri. Ero sola, con il mio diario sulle ginocchia, appoggiata ad una grande quercia. In realtà non ero per niente comoda, anzi, ma ero così intenta a scrivere sul diario che quasi non mi rendevo conto che il tempo passava. Terminai di scrivere l'ultima parola "sola", e feci un profondissimo respiro. Per un momento non mi accorsi di quanto fosse tardi, ma poi, ritornando alla realtà, strabuzzai gli occhi e mi alzai di scatto. Fu proprio a causa di questo ultimo movimento che mi ritrovai faccia a faccia con un..essere umano. Una ragazza per la precisione anche molto carina. I nostri volti erano a pochi centimetri di distanza.
Non sapevo cosa dire, cosa fare, quindi abbassai lo sguardo e aspettai che dicesse qualcosa.

Chloe Agave Davis

Speravo che mi rispondesse bene, in fondo non era colpa mia se era apparsa così all'improvviso.
Ops, scusa..non..non ti avevo vista..
dissi, allontanandomi da lei di qualche passo. Mi spostai una ciocca di capelli ribellii dietro l'orecchio, e mi mordicchiai il labbro, guardando per terra.
Ero così io, sbadata, e non ci potevo fare mica nulla. In più ero così concentrata a scrivere sul diario, prima, che era impossibile accorgersi di un altra persona. E poi..chi, se non me, era così malato da andare nella foresta di notte?

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Rialzai la testa, con un sorriso smagliante. Mi bastava una parola gentile per farmi cambiare umore. Le sorrisi, sfoggiando la mia perfetta dentatura,le mie labbra carnose e il mio sorriso disarmante.
Chloe. mi presentai semplicemennte, continuando a sorridere e porgendole la mia mano fragile. Afferrai la sua e la strinsi delicatamente, per poi lasciarla. Il contatto mi provocò una strana sensazione,una specie di brivido lungo la schiena, qualcosa di strano che non compresi. Lasciai perdere i miei complessi mentali e, continuando a sorridere, le chiesi gentilmente:
Pensavo di essere l'unica ragazza di Beverly Hills che passasse il suo tempo nella foresta..

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Le feci un ulteriore sorriso, e mi passai una mano fra i capelli. Bhè vengo molto spesso qui..dopo scuola..per riordinare..i pensieri.
dissi,continuando a sorridere. Sapevo che il mio sorriso era una di quelle arme infallibili, insieme ai miei occhi. La osservai per bene. Era davvero molto bella.

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Le rivolsi un ampio sorriso. Hai trovato la persona giusta! le dissi, continuando a sorridere. Mi guardai intorno. Si riconoscevano solo le sagome degli alberi più robusti e le loro fronde, ma era diventato davvero buio. Il che complicava di gran lunga le cose. La strada la ricordavo, certo, ma al buio era tutto diverso. Mi misi a fare i miei calcoli.
Allora in teoria dovrebbe essere di qua..dissi, facendo qualche passo a destra..ma probabilmente potrebbe benissimo essere di qui..dissi, andando avanti..e se mi sbagliassi, allora sarebbe tutta a sinistra..continuai, spostandomi a sinistra..dunque, il mio istinto dice..dice..avanti istinto, parla! dissi ridacchiando allegramente. Situazioni del genere non mi mettevano molta paura, in effetti. Ci ero già capitata, e con l'aiuto di forze sconosciute ero sempre riuscita ad uscirne.

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Mi voltai rapidamente mentre mi trascinava verso la presunta uscita della foresta. Ad un certo punto, vedendola fermarsi, mi fermai anche io.
Hai notato anche tu che siamo dove prima?le chiesi, per conferma. Evidentemente avevamo fatto un "girotondo" e ora ci ritrovavamo dove prima. Riconoscevo gli alberi, e quelle pietre disposte in modo strano per terra.
E ora che si fa?
domandai, anche se non eroo molto preoccupata, una delle poche cose che non mi facevano paura era proprio il bosco.

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La guardai con degli occhioni dolci che avrebbero sciolto anche il più duro cuore del mondo. Poi incurvai le labbra rosse in un lieve sorriso e dissi: Bhè..io non credo di riuscire a camminare tutta notte..magari potremmo dormire qui per un pò..e appena c'è un pò di luce..vediamo di tornare in città.
Proposta più che ragionevole, nò?