Samuel Reagan

Ero in palestra durante l'ora di ed. Fisica ma, in quel momento, stavo facendo tutt'altro che gli esercizi che il professore stava facendo fare agli alunni..tanto ero quello che si poteva definire "il suo preferito" mi lasciava fare qualsiasi cosa, se segnavo goal alla partita e portavo la squadra alla vittoria alle partite. Così ero seduto da una parte, rilassato mentre avevo in tasca le mie chesterfield e giocherelavo con l'accendino, avevo una gran voglia di fumare ma, sapevo che non mi avrebbe fatto uscire, soprattutto per quel motivo quindi decisi di aspettare qualche minuto, dopo sarei uscito con qualche scusa insensata per accendermene una insieme a qualcuno. In quel momento non stavo pensando a niente se non che nel pomeriggio anche mia madre sarebbe partita per New York insieme a mio padre, quindi aveva la casa libera per un pò di giorni, almeno 4 giorni stavano sempre fuori e questo non poteva solo che compiacermi e farmi pensare ad un eventuale festa da organizzare per il weekend. Poi tornai ad osservare i ragazzi in palestra a lezione di ed.fisica eravamo sempre più di un corso, quindi eravamo un'esagerazione di ragazzi che saltavano, giocavano e sudavano. Pnon parlare delle ragazze sexy che si vestivano sempre con mini magliette e tute che facevano impazzire tutti i miei compagni di corso.

Samuel Reagan

Vidi entrare in palestra Jennifer, la ragazza con cui non facevo altra che iniziare e stroncare su due piedi quella che non si può neanche definire storia. Nonostante tutto però era bella come sempre, anche dopo le infuriate che avevamo avuto tempo fa, vestita di tutto punto come sempre, sventolò davanti al professore la sua giustificazione per ed. fisica. La solita.. pensai tra me quando la vidi mentre tornava indietro lanciarmi un'occhiata che voleva essere perfida, ma che infondo non faceva altro che aumentare la mia voglia di darle fastidio in qualche modo. Così mi alzai feci un urlo al professore per dirgli che uscivo un attimo e senza aspettare la sua risosta andai verso Jennifer Adesso non si aluta neanche.. dissi con un sorriso ammaliante e malizioso, se avessi voluto sarebbe ricaduta ai miei piedi nonostante i suoi sforzi di tenermi alla larga. Ma mi provocava un malsano piacere starle intorno e provocarla, per questo non ero mai del tutto riuscito a lasciarla andare.

Samuel

Il suo saluto non fu dei più sinceri e sentiti che avessi mai ricevuto ma, andava bene così per ora. Salve Jennifer.. risospi con un sorriso divertito, sapevo quanto le dessi fastidio in quel momento, ma non avevo intenzione di lasciarla andare così: senza qualche frecciatina o provocazione, così che si sarebbe ricordata di me per tutta la giornata. Infondo per il weekend io avevo casa libera e mi avrebbe fatto piacere intrattenermi con lei, anche se la mia meta era sempre più lontana da tempo ormai. Sei davvero bella, oggi.. aggiunsi ammaliante guardandola dal basso verso l'alto soffermanomi a guardare i suoi occhi profondi, da cerbiatta che mi avevano sempre affascinato. La sua risposta non sarebbe stata granché gentile, già lo immaginavo, ma non sarebbe neanche andata via sdegnata e sapevo che, dentro di lei, i miei complimenti le erano sempre graditi e piacevoli, anche se non lo dava a vedere per niente al mondo.

Edited by ;sun' - 11/2/2010, 18:30

Samuel

Vidi il suo sguardo al quanto malefico su di me, era ancora più sexy quando faceva l'arrabbiata e io non potevo resisterle. Jennifer cercò di superarmi per liquidarmi, mossa sbagliata.. sa che fuggendo non fa altro che incrementare la mia voglia di rincorrerla, così la seguii. Forse, ma non importa..ti ho notato adesso,no? e mi sembri splendida.. risposi con un sorriso malizioso, mettendomi davanti a lei, bloccandole la strada. Non poteva scappare da me e lo sapeva anche lei, in fondo..

Samuel

La vidi avvicinarsi a me poco a poco, era bastato davvero così poco per convincerla? Forse le ero mancato troppo.. Ma pochi secondi dopo eccola lì sferzare il suo sorrisetto compiaciuto, e cercare di non darmi importanza come faceva con la maggior parte della scuola ma, con me beh.. era diverso! Ok, peccato.. dissi alzando le spalle come se non mi avesse toccato la sua risposta perchè avevo intenzione..beh non importa! bloccai il discorso per puntare ad un altro. Ovviamente la cosa era tutta pensata ed escogitata ad ok, insomma.. non stiamo parlando di riconquistare una qualunque, ma jennifer. Le sfiorai la guancia con un dito Jennifer non potrai fare a lungo l'indifferente, prima o poi te ne accorgerai di non poter fare a meno di me.. le dissi sferrando il mio miglior sorriso: malizioso e ammicante quanto bastava a scuotere qualcosa dentro jennifer, che non poteva essermi indifferente dopo tutto quello che avevamo passato insieme. Mi avrebbe dato almeno una chance.

Samuel

La ascoltai guardando dritto i suoi occhi neri, da cerbiatta che tanto mi avevano attratto le prime volte che ci eravamo frequentati e che tutt'oggi esercitavano un certo fascino su di me. Capivo la sua reazione molte volte l'avevo lasciata senza tante motivazioni: ero scappato, forse ferendola ma, anche lei alle volte non si era certo riguardata a chiudere il nostro rapporto. Il passato prima o poi ritorna a galla, non si può chiedere definitivamente i rapporti con esso. Cazzate.. Noi non possiamo ignorarci, e tu non potrai odiarmi all'infinito per ciò che ho fatto.. le risposi quasi con un sussurro avvicinandomi al suo volto, con sguardo intrigante e magnetico.

Samuel

Sentii il suo discorso: quelle parole più che voler convincere me sembravano voler convincere se stessa, pronunciate da jennifer più per ricordarsi di non dover cadere di nuovo tra le mie labbra per nessuno motivo. Per quanto grande sia la Sun Rise, mi ritroverai dovunque ti aggirerai. Andiamo.. frequentiamo le stesse compagnie, stessi gruppi di amici, stesse feste! controbattei mantenendo il suo sguardo deciso e sicuro, non sarebbe stato facile riconquistarla. Senz'altro volere è potere.. ma, se si è sicuri di volerla davvero quella cosa aggiunsi poi con un sorriso sghembo, come a farle capire che non credevo alle sue parole, per quanto lei avesse provato ad essere decisa e persuasiva. Mi avvicinai di mezzo passo a lei Ah, ho sentito dire da Jessica che organizzerete una festa in maschera presto, che ne dici di venire con me? chiesi portando una ciocca di capelli di jennifer dietro l'orecchio, come ero solito fare quando stavamo insieme, sfoggiando il mio sorriso migliore.

Samuel

Si fece indietro allontanando la mia mano dai suoi capelli. Sembrava proprio non volemi accontentare quella volta, che stesse uscendo con qualche altro ragazzo per respingermi in maniera così sicura e decisa? Insomma, era cambiata e capisco, anche ferita in qualche modo ma..non aveva mai resistito così a lungo, e con tale fermezza. Mi sbalordii. Ok, e sentiamo con chi andrai se non con me? chiesi poi appoggiandomi con la spalla al muro accanto a noi.