cofee, pliz

Lilian

Morrison! Due espressi al tavolo 4! strepitò la mia collega nel retro del negozio. Io feci un lungo sospiro: avevo iniziato da nemmeno 2 ore e già sentivo stanchezza e irritazione. Ma il lavoro era lavoro, così uscii sul bancone con un sorriso cordiale e inizia a fare i due espressi. Quando ebbi terminato li portai ad un tavolo dove una coppietta stava teneramente seduta, tenendosi per mano. Io lasciai le ordinazioni e sparii dietro al bancone. Dovevo limitare i rapporti con le persone, mi irritavano molto, colpa della lieve ubriacatura di ieri sera. Due pastiglie non avevano fatto il loro lavoro e sentivo un po' di mal di testa. C'era un attimo di calma, così inizia a pulire il bancone e le macchinette del caffè, facendo manutenzione.

chuck bass

Avevo già ricevuto a casa il cappotto di Lilian, che aveva lasciato la sera prima al locale. Decisi di portarglielo di persona a Starsbucks, visto che avevo proprio bisono di un bel caffé quella mattina. Entrai nel Coffé Bar, con una busta bianca di Galliani dove avevo messo il cappotto della ragazza, occhiali da sole gucci e vestito come sempre in modo impeccabile ma casual. Mi avvicinai al bancone per ordinare, e notai subito Lilian intenta a pulire. Hey.. dissi sedendomi sullo sgabello, appoggiado la busta sul bancone

Lilian

Ero intenta a pulire il bancone dietro di me, quando sentii una voce. Che avevo sentito già ieri sera. Mi voltai e vidi Chuck, seduto al bancone. Gli sorrisi, cordiale, per poi finire di pulire il bancone. Nemmeno 10 secondi e mi avvicinai a lui. Appoggiai i gomiti sul bancone e il viso sulle mani, non prima di essermi sistemata il grembiule verde che portavamo noi lavoratori e la polo rosa, sopra un paio di jeans blu scuro. Ciao! Sono contenta che tu sia venuta. era vestito in modo casuale ma comunque in modo perfetto. Cosa prendi? Offre la casa!

chuck bass

Mi sorrise, finì di pulire il bancone e si avvicinò a me salutandomi e chiedendomi cosa mi andasse, da buona barista, quale sicuramente era. Un caffè, grazie.. risposi con un sorriso. Sinceramente non sapevo cosa mi avesse spinto ad andare personalmente a portarle il cappotto, forse perchè non avevo da fare molto quella mattina, oltre alla lezione a cui sarei dovuto essere partecipe tra qualche ora all' università.

Lilian

Annuii, girandomi e preparando il caffè. Ci misi parecchia cura e in meno di un minuto misi davanti a lui una tazza di caffè buono. Ecco a lei! esclamai, rimettendomi nella posizione. Poi guardai la borsa con curiosità:non potevo trattenermi nel chiedergli cosa c'era dentro. Dopo avergli fatto la domanda aggiunsi Come stai?

chuck bass

La ringraziai per il caffè che mi porse, ancora bollente in meno di un minuto. Qui, c'è il tuo cappotto..con tutto quello che c'era dentro, nessuno a toccato niente. dissi iniziando a sorseggiare il caffè. Io tutto bene, come sempre.. tu? Vedo che sei molto indaffarata con il locale, deve essere duro stare dietro a tutto.. dissi girandomi un poco con lo sguardo verso i tavoli, pieni di clienti. Non sapevo come faceva a lavorare lì, io non avrei resistito un minuto, odio prendere ordini dagli altri, avere orari imposti da qualcun altro.

Lilian

Battei le mani, felice, quando mi disse che nella borsa c'era il mio cappotto. Presi il tutto e lo portai nel retro, dove, dopo aver lavorato, l'avrei riportato a casa. Estrassi il cellulare, guardai i messaggi e lo riposi nella tasca davanti dei jeans. Fatto questo tornai al bancone. Grazie per il cappotto! esclamai, mentre iniziavo a pulire cucchiai e posate, davanti a lui, per chiacchierare. A parte il feroce mal di testa dovuto a ieri sera, sto bene. Sì, in effetti ho un po' da fare, ma l'ora di punta è passata. Poi per fortuna non sono solo io a tenere il locale. gli feci l'occhiolino. C'è anche Susan. mormorai, avvicinandomi a lui. Avevo parlato della proposta con lei, ed era rimasta molto impressionata e contenta. Conosceva di nome Chuck Bass e non vedeva l'ora di provare.

chuck bass

La osservai mentre andava nel retro del locale a posare la busta, per poi tornare da me. Non volvo disturbarla a lavoro ma magari le avrei fatto compagnia ancora per qualche minuto, finchè non avessero avuto bisogno di lei. Fu subito di nuovo da me. Notai il suo occhiolino, sorriso malizioso Susan, eh? dissi guardandola con il mio solito ghigno stampato sul volto. Mi girai appena verso il resto del locale per vedere chi fosse, mentre tenevo il bicchiere vicino alle labbra per sorseggiarlo. Vidi una ragazza girata di schiena, piegata leggermente su un tavolo intenta a rimettere a posto e pulire un tavolino. Niente male da dietro.. pensai tra me. Mi rigirau verso Lilian alternando lo sguardo tra lei e la ragazza, E' quella ragazza? chiesi speranzoso, non sembrava affatto male.

Lilian

Vidi la sua contentezza e anche la sua maliziosità che gli passò sul volto. Guardò subito nel locale, alla ricerca di una ragazza con un grembiule verde come il mio. Eccola, Susan che stava pulendo un tavolino. La chioma di capelli castani che si muovevano insieme a lei. Era proprio bellissima, quasi quanto Juliet. Certo che sì. esclamai, guardandola. Lei si girò e mi vide che la osservavo. Un simpatico sorriso si dipinse sul suo volto, per poi spostarsi sullo sguardo di Chuck Bass. Gli occhi brillarono e un sorriso malizioso fu la trasformazione sul suo volto. Si avvicinò a noi, si mise a fianco del ragazzo e appoggiò il gomito sul bancone, su cui andò a mettere tutto il peso. So chi sei...ma voglio sentirlo dire da te. mormorò, tendendo la mano.

chuck bass

Sentii la conferma da parte di Lilian, sorrisi compiaciuto, quella era la nostra terza punta del triangolo lussurioso, e che punta! Venne verso di noi, era davvero sexy! Mi chiedevo come avrei fatto a soddisfare quelle due bellezze contemporaneamente, mi sarei divertito sul serio! Si sistemò accanto a me, appoggiandosi con il gomito al bancone, alle sue parole comparve un ghigno soddisfatto e compiaciuto, sapeva chi fossi e forse anche quant fossi bravo a letto. I'm Chuck Bass.. dissi con il mio tono di voce sempre sensule, profondo ed estremamente sexy, mentre un sorriso malizioso comparve sulle mie labbra.

Lilian

Susan scosse le spalle, come percorsa da un brivido. Uao...mi avevano parlato di te, ma... sospirò, guardandolo mentre alzava un sopracciglio. ...vederti e sentirti in carne e ossa farebbe sciogliere chiunque. si voltò verso di me e mi fece l'occhiolino. Mi sistemò il colletto e una ciocca di capelli: ormai era abituata a sistemarmi, ovunque ero, qualunque cosa facessi. Era una sua mania e io non potei fare altro che alzare gli occhi al cielo. perfezionista.. Allora: ho sentito che hai passato la notte con la mia Lily. disse, appoggiando una mano sulla mia. Sorrisi a tutte e due, mentre continuava a parlare. Da come ne ha parlato, sembra che tu sia riuscito a farle cambiare in parte idea! E se sei riuscito a farle cambiare idea alla mia lesbica cocciuta preferita... lo squadrò in modo poco casto. Non voglio sapere che succederà a me! mi misi a ridere. Per quelle poche ore che lo avevo conosciuto, potevo sapere che questi erano complimenti per lui. Susan tornò dietro al bancone a sistemare il tutto, ma comunque rimase accanto a noi.

chuck bass

Sorrisi soddisfatto alle sue parole passandomi le dita sulle labbra guardandola malizioso, ero vanitoso, lo ammetto.. e sentirmi dire queste cose aumentava il mio ego, se mai potesse diventare più grande di quanto non lo fosse già. Poi si girò verso Lilian sistemandole il colletto con cura, doveva essere una tipa molto precisa e scrupolosa, poi tornò a parlarmi congratulandosi delle mie doti naturali, per aver fatto cambiare, in parte, sponda a lilian, e aveva ottime aspettative per sè. Mi guardò in maniera seducente, quasi felina e io ricambiai, mentre sul mio volto si era stampato il solito ghigno malizioso e ammaliante a cui nessuna poteva restistere. Mi sporsi con il busto sul bancone verso la ragazza, Sarà semplicemente il sesso più bello della tua vita.. dissi con voce sensuale, profonda mentre i miei occhi color ebano incontravano i suoi, per poi riallontanarmi e dare un ultimo sorso al mio caffé, per poi gettare uno sguardo malizioso a Lilian, che era accanto a susan.

Lilian

Li guardai conversare. Erano molto simili, Susan le sarebbe andato a genio, ne ero sicura. Notai perfettamente le occhiate che si lanciavano e, quando ne lanciò una del genere a me, mi ritrovai stranamente, a fare una cosa che non avevo mai fatto. Arrossire. Sì, quello sguardo mi fece arrossire. Mi sistemai una ciocca dietro ai capelli, non guardandolo per l'imbarazzo ma Susan mi vide e cominciò a prendermi in giro. I principianti...tutti uguali! scherzò. In realtà lei sapeva benissimo che non ero una principiante: infatti andavo ogni venerdì sera da lei...e non per un film. Devi perdonarla...deve aver battuto la testa da piccola! ironizzai anche io, schizzandole un po' di acqua che avevo sulle mani.

chuck bass

Vidii lilian arrossire e poco dopo l'amica prenderla in giro. mi domandavo se quelle due l'avessero mai fatto prima insieme, da sole, beh si ovvio.. pensai tra me vedendo i loro gesti, i loro modi di fare: tra loro erano molto affiatate. Sorriso divertito alla scenetta delle due che si schizzavano a vicenda, principiante o meno mi sembrava che ci sapesse fare.. dissi malizioso alternando lo sguardo tra le due. Finii il mio caffè, e pagai con una banconota da 100 ..il resto è tuo dissi a lilian, con un tono tranquillo ma che non voleva alcun disappunto da parte sua.

Lilian

Alla sua risposta, mi misi una mano sul fianco e la guardai trionfante. Ecco! esclamai, facendogli poi una linguaccia. A Susan non restò che alzare gli occhi al cielo e avvisare che andava un momento in magazzino. Sarebbe ritornata poco dopo. Tornai a Chuck e guardai i soldi che mi aveva appena allungato. Scossi fortemente la testa e spinsi verso di lui la banconota. No! Il caffè te lo offro io perchè mi hai portato il cappotto, per la bella serata e perchè sei simpatico. gli sorrisi, asciugando delle tazze. E, comunque, anche se lo pagassi, è una mancia troppo grande per me. annuii, anche se sapevo che 98 dollari in più non mi avrebbero fatto comodo. Ma non potevo accettarlo, non era cortese!