Womanizer!

Quella sera avevo bisogno di divertimento, di ritornare ai buon e vecchi vizi che mi avevano reso ciò che ero, erano infatti due giorni che non frequentavo la solita night life di BH. Decisi di andare al locale notturno più inn e frequentato di Beverly Hills: erano le dieci passate, la serata era solo agli esordi ma, il locale era già pieno. Mi avviai al bancone per prendere qualcosa da bere prima di darmi alla caccia, presi un negroni: in quei locali non servivano mai del buon scotch, sapevano solo mischiare alchoolici per fare degli insulsi cocktails. Mi sedetti al bancone e ordinai la mia bevuta, che arrivò quasi subito, la ragazza al bancone sembrava quasi provarci ma non interessato mi voltai verso il centro della sala per scorgere qualche viso accattivante da poter conquistare. Vi era una serata a tema quella sera: il moulin rouge, spettacolo che personalmente adoravo e sul palchetto c'erano già le ballerine che si davano a danze sfrenate e uomini che pendevano dalle loro labbra.

Lilian

Non mi era mai piaciuto da impazzire il night club. Ma Juliet, una vecchia amica, lo adorava. Forse ci andava solo per vedersi un po' di ballerine e io non ero scontenta di vederne qualcuna muoversi in modo provocante. Anche se sapevo già che nessuna sarebbe mai venuta con me, era molto piacevole osservarle. Entrammo, lasciando i cappotti all'entrata e ci mischiammo alle altre persone: la musica era alta, proprio come piaceva a me. Iniziammo a ballare, strette, in parte per l'affetto che ci legava, in parte per il poco spazio che c'era. Indossavo un semplice vestito nero, che si legava dietro al collo ed era chiuso sotto il seno, per poi scivolare senza problemi fino a sopra i ginocchi. Ai piedi avevo un semplice paio di ballerine nere. Non mi piaceva particolarmente mostrare il mio corpo, poichè era molto femminile. Molti uomini non potevano fare a meno di voltarsi quando passavo io, in parte perchè avevo una lunga chioma di capelli rossi, raccolti dolcemente, con varie ciocche che cadevano sulle spalle, in parte per le curve che comunque erano molto accentuate. Ne avrei fatto volentieri a meno, si intende. Dopo qualche minuto avevo già sete. Mi avvicinai al suo orecchio e le urlai se le andava di prendere qualcosa da bere. Juliet mi disse che mi avrebbe raggiunto subito, doveva telefonare a casa per sentire sua madre malata. Io annuii e mi avvicinai al bar, trovando solo uno sgabello vuoto dove accanto era seduto un ragazzo. Mi sedetti e ordinai al barista un b52 al di sopra del rumore. Mentre aspettavo, gettai un occhio al bancone, mentre accavallavo le gambe.

Chuck bass

Al bancone, vicino a me si sedette una ragazza. Mentre sorseggiavo il mio drink buttai un occhio verso di lei, non era affatto male, anzi..poteva essere una conquista perfetta per la serata. Feci avvicinare con un gesto il barman e gli dissi che offrivo io quel drink alla ragazza, ovviamente doveva informarla di questo dopo di che sarei partito per la mia caccia notturna anche quella notte. Un ultimo sorso mandato giù per la gola, e posai il mio sguardo sghembo su di lei un'altra volta. Oh, si!Niente male.. pensai tra me, con un ghigno

Lilian

Quando il barman mi porse il bicchiere lo ringraziai, sorridendo e sollevando la testa. Feci per tirare fuori i soldi ma con un gesto mi fece intendere che lo aveva già pagato qualcun'altro. Con un secondo gesto mi indicò un giovane accanto a me che mi sorrideva. Un adulatore che ci vuole provare...mi dispiace per lui! pensai. Proprio per questo non mi piaceva essere così attraente. Mi dispiaceva dire di no ai ragazzi. Gli sorrisi di rimando, alzando il bicchiere, come per brindare a lui. Ne buttai giù un sorso, evitando qualsiasi altro approccio. Forse se mi avesse visto riluttante avrebbe ceduto e sarebbe andato a cercare qualcun'altra. Solitamente ero una ragazza solare, che attaccava subito bottone, ma quando ero in queste situazioni preferivo troncare subito con i ragazzi che ci provavano, per non farli dispiacere prima. Portai delle ciocche rosse dietro l'orecchio con la mano bianca e con qualche lentiggine. Dov'è Juliet?

Chuck bass

La ragazza mi sorrise e alzò il bicchiere verso di me ma, stranamente non si avvicinò a me. Non male.. pensai, non era una tipa così facile evidentemente, meglio per me..sarebbe stato più divertente conquistarla. Mi alzai dallo sgabello e facendo scorrere il bicchiere sul tavolo nella mia mano, mi avvicinai con qualche passo alla rossa con farespavaldo e il mio solito sorriso ammiccante. Hey, I'm Chuck Bass..

Lilian

Lo vidi avvicinarsi a me, in modo sicuro e spavaldo, tipico dell'uomo in cerca di una donna per una sera. Mantenni il mio sorriso timido e lo guardai: non era male, ma ero l'ultima persona al mondo che avrei potuto giudicare una bellezza di un uomo. Aveva dei tratti particolari ma che lo rendevano diverso dagli altri. Mi salutò e si presentò. Non lo avevo mai sentito, probabilmente era nuovo. Hi, dissi di rimando io. Lilian Morrison. Di solito mi presentavo con il mio soprannome: Lily o Lilly. Ma era meglio mantenersi distaccati. Appoggiai i gomiti sul bancone e mi appoggiai, guardando a tratti lui e a tratti il bancone del bar.

chuck bass

Non mi suonava molto familiare quel cognome ma, beh poco importava la mattina seguente mi sarei già scordato il suo nome, quindi figuriamoci in cognome! Presi a sorseggiare il mio drink, mentre il mio sguardo si era posato su di lei, come quello che sfoggia un gepardo che sta solo aspettando il momento migliore in cui attacare la propria preda. Se posso osare, cosa ci fai tutta sola da queste parti? Non è proprio un posto per gentil donne.. dissi con il mio solito ghigno stampato sul volto, con voce sexy e accattivante, come sempre. Non che le fanciulle non potessero frequentare locali come quello ma, beh.. sole solette potevano incappare in strani ragazzacci: lei era solo stata fortunata ad essere stata adocchiata dal sottoscritto piuttosto che da un ventenne ubriaco, che avrebbe tentato di sedurla in malo modo.

Lilian

Notai lo sguardo che mi lanciò: se fossi stata una donna che amava gli uomini mi sarei sciolta o le gambe mi sarebbero cedute. Ma a me piaceva il gentil sesso e quello sguardo fece mi fece lo stesso effetto di un'occhiata noncurante. Gli sorrisi, rispondendo alla sua domanda. Beh, sono qui con una mia amica...siamo uscite insieme dopo il lavoro. anche se dovevo essere distaccata mantenevo il mio atteggiamento gentile e cordiale. Tu invece? gli chiesi, esagerando con l'esuberanza. Presi il mio b52 e ne sorseggiai un po', mentre aspettavo.

Chuck Bass

Sembrava cordiale, una brava ragazza tutto sommato. Sono con degli amici,sono di casa da queste parti, è come se fosse mio questo locale.. risposi abbozzando un sorriso ripensando a quante cazzate avevo fatto lì dentro ma, non feci trasparire i miei pensieri. Finii il mio drinks così ne ordinai un altro, buttai un occhio anche su quello della ragazza ma, era ancora pieno.

Lilian

Abbozzai un sorriso alla sua frase. Sembrava proprio un donnaiolo, un ragazzo abituato a quell'ambiente. Effettivamente si muoveva in modo sicuro, come se avesse consapevolezza di saperci fare in quei luoghi. Come me allo Starbuck's.
Pensare al lavoro che mi aspettava domandi mi fece venire un nodo allo stomaco: ordinazioni e una nuova carrellata di novità. Mi passai una mano sul volto, prima di tornare a parlare con lui. Quindi sono anche tue le ballerine? gli chiesi, ammiccando. Era una domanda un po' strana per una ragazza, ma al massimo me ne avrebbe potuta presentare una. Immaginavo già che Juliet avesse trovato qualcuna, io di solito ero la seconda. E poi, se sia io che lei rimanevamo senza principessa...andavamo a letto insieme. Insomma, un favore reciproco, tanto per passare la serata.

chuck bass

Le Ballerine dici? Beh, potrei dire di sì.. le ho tutte molto intimamente! risposi, mentre arrivò il mio secondo drink. Per intimamente, ovviamente intendevo che me le ero portate tutte letto, qualche volta anche due insieme. Da quando le avevo passate un pò tutte alcune non facevano altro che avvicinarsi a me durante le serate per un bis, che naturalmente non concedevo, salvo rari casi. Le migliori sono sicuramente Jasmine e Stephanie.. aggiunsi poi, iniziando a sorseggiare la mia bevuta, mentre mi giravo verso il palchetto dove stavano per l'appunto ballando le ragazze. Ma perchè questa domanda? chiesi poi spostando lo sguardo dalle ballerine a quella ragazza di fianco a me. Era insolito che una ragazza si interessasse delle ballerine piuttosto che di me o altri uomini che erano lì.

Lilian

Risi sommessamente alla sua prima frase. Avevo visto più che giusto. Sentendomi però dire i nomi delle ballerine mi stupii: di solito gli uomini come lui si dimenticavano del loro nome. Avevo fatto un annetto da ballerina anche io e i racconti delle mie colleghe non erano molto simili da quelli del ragazzo. Mi rammaricai del fatto che fossero tutte andate a letto con lui, ciò voleva dire che nessuna era disposta ad uscire con una donna. Quando mi fece quella domanda, gli sorrisi divertita, per poi buttare un occhio sulla sala: Juliet si stava avvicinando a noi. Ecco la tua risposta... mormorai, alzando le sopracciglia e indicando la biondina che si stava avvicinando a noi, trafelata. Tesoro! esclamò appena mi arrivò accanto. Nel frattempo io mi ero girata e stavo con la schiena appoggiata al bancone. Salve! salutò lei, Chuck visto che aveva notato che stava parlando con me. Tesoro, io devo andare. Mia sorella non sta bene, vado a vedere cos'ha! lei si avvicinò e mi dette un bacio sulla bocca, da amica, amante, fidanzata. Lungo e dolce, poi si staccò e mi guardò, puntandomi un dito sul petto. Se non trovi nessuno la regola è sempre la stessa. Le chiavi di casa sai dove sono, e anche il letto. gli sorrisi, scuotendo la testa, mentre ci avvicinavamo per un ultimo bacio d'arrivederci. Divertiti! salutò con la mano sia me che Chuck per poi scomparire nella calca. Appoggiando i gomiti sul bancone e guardandolo di traverso gli sorrisi. Era un sorriso fra il dispiaciuto e il sollevato. Almeno non avevo dovuto dirglielo a parole.

Chuck Bass

Arrivò una biondina, forse era l'amica di cui mi aveva parlato poco prima. Mentre parlavano tra di loro le guardai come un buon osservatore muto, bevendo il mio cocktail quando d'un tratto alzando lo sguardo vidi che le due si stavano bacianso, ma che dico? Ci stavano proprio andando giù pensante.. Abbozzai un sorriso divertito, ma non abbassai lo sguardo: quelle cose, pervertito come ero, non potevano non piacermi, anzi dirò che mi eccitavano. Due donne insieme era il massimo. Sperai subito che entrambe fossero bisessuali, non mi sarebbe spiaciuto fare un macth a 3 con quelle due sventole. La ragazza bionda andò via salutandoci e ricambiai il mio saluto, per poi girarmi verso la ragazza rossa con un sorriso malizioso, da perfetto pervertito. Forse la ragazza credeva che mi sarei liquidato dopo quel bacio ma, ovviamente non sapeva con chi aveva a che fare. Mi avvicinai ancora di più a lei, Mm..decisamente sexy, dimmi solo che siete bisessuali e la prossima volta facciamo una cosa a tre! le sussurrai pericolosamente vicino alle labbra, con voce roca e sexy sarebbe davvero un peccato, non assaggiare un bocconcino come te! Ok, la mia galanteria era già stata sorpassata dalla cavalleria del testosterone che galoppava a 100 all'ora, non mi interessava se fosse lesbica io quella me la volevo portare a letto, era sicuramente una bomba.

Lilian

Le mie supposizioni andarono in fumo quando si avvicinò a me e mi parlò così vicino e in modo molto sensuale. Alzai il sopracciglio alla proposta a tre: Juliet era omosessuale al 100%, dubitavo che avrebbe accettato. Come del resto la sottoscritta. Gli sorrisi, gentile, mettendogli una mano sul petto e premendo delicatamente. Se tu fossi una donna ti avrei già portato a casa mia. ammisi, era un personaggio molto galante. Le donne dovevano impazzire per lui. Mi misi in posizione da seduta. Ma a me i maschi non sono mai piaciuto moltissimo. Anzi, non mi hanno mai fatto nessun effetto. Infatti sono lesbica. in realtà non avevo mai baciato un ragazzo, non mi era mai passata per la testa l'idea. Ma di primo acchito non mi interessava molto. Presi un sorso del drink. Ora era finito.

chuck bass

Aentii la sua mano sul petto, come ad allontanarmi, purtroppo la ragazza era lesbica. Un vero peccato. Mi allontanai da lei con un sorriso divertito alla sua frase "Se tu fossi una donna ti avrei già portato a casa mia. ". Aveva un bel caratterino. Ok, beh davvero un peccato.. commentai dopo un altro sorso. Notai il bicchiere vuoto, Faccio io.. le dissi, con un sorriso, facendo avvicinare il barman e le ordinai qulcosa di più forte. Cosa credevate che Chuck Bass si fermasse solo perchè diceva di esser lesbica? Arrivò il suo nuovo drink e mi girai verso di lei Credimi, se ti dico che a letto farei impazzire anche una lesbica.. dissi appoggiando i gomiti sul bancone e giocherellando con il mio bicchiere di vetro.